di Oriana Fioccone
Bisogna vivere certe situazioni per poterle giudicare e, quando si vede solo buio intorno, è difficile sprizzare ottimismo da tutti i pori.
Ho sentito il fatto di cronaca di cronaca di quanto è avvenuto in provincia di Torino, del marito che ha cercato di uccidere la moglie, disabile grave, perché riteneva di non farcela più ad assisterla e della moglie che è riuscita a salvarsi comunicando tramite computer.
Ho anche letto le riflessioni dei vari commentatori [l'autrice si riferisce alle due opinioni sul fatto in questione pubblicate nello spazio web del Gruppo donne UILDM: quella di Simona Lancioni e quella di Silvia Lisena, N.d.R.] e cerco di scrivere quello che penso io.
Sinceramente non ho idee molto chiare, da una parte vedo un uomo che si è caricato di un peso troppo grande, che non vede aiuti intorno a sé, dall’altra vedo una donna, disabile grave, bisognosa di un’assistenza continua, che cerca di salvarsi da un pericolo incombente.
E torniamo al solito discorso dei vari progetti di vita indipendente, della necessità di intraprendere percorsi di assistenza domiciliare, allo scopo di cercare di alleviare i famigliari da pesi troppo ingenti; ma non si fanno, non si realizzano e allora cosa si fa?
Ci si dà da fare per cercare di aiutare la persona che ha bisogno di noi.
Si pronunciano le frasi tipo: “Voglio vivere fino al giorno dopo di quanto vivrà la persona che assisto”.
Questo è amore? Oppure è egoismo?
Io non riesco ad esprimere una sentenza.
Anche perché, a certi livelli di disabilità, è molto difficile trovare persone che riescano a subentrare al famigliare, che ha imparato nel corso degli anni, con sbagli ed errori, spesso è difficile sostituire persone che lo fanno da tantissimo tempo. C’è chi vorrà replicare che poi, a certi punti, bisognerà farlo per forza, è vero, ma forse si vuole nascondere la testa come gli struzzi e non vedere in faccia la realtà, pensando che tanto durerà poco.
E ci si autoconvince, sia l’assistito, sia chi assiste.
Senza dubbio non è il caso di Torino, Tatiana ha fatto capire di voler continuare, sono da ammirare queste persone che hanno la forza interna che li costringe a vivere, ad ogni costo, ma non sempre capita così.